Stressati, poco appagati e desiderosi di riconoscimento; in primo luogo, economico, ma anche morale. Questo il ritratto a fine anno dei lavoratori italiani che emerge da un sondaggio condotto da Indeed, portale numero 1 al mondo per chi cerca e offre lavoro, che ha preso in esame il benessere sul posto di lavoro.
Dall’indagine, che ha coinvolto 1000 persone di età maggiore di 18 anni interessate a nuove possibilità di occupazione (jobseekers)1, è emerso che – tra stress e difficoltà – all’incirca solo 1 lavoratore su 4 (26%) sente di riuscire a esprimersi e realizzarsi sul lavoro. Quali sono le cause? Con quasi 1 italiano su 2 (45%) che ritiene di essere sottopagato2 non sorprende che la mancanza di un giusto compenso (52%) sia in cima alla lista delle cause indicate dai lavoratori che non riescono a prosperare3. Mancanza di apprezzamento (42%) e di soddisfazione (35%) seguono nella la classifica delle motivazioni più ricorrenti, ma c’è anche un 23% degli interpellati che dice di non riuscire a dare il massimo perché si sente infelice o non prova senso di appartenenza.
A pesare sul benessere dei lavoratori sono anche le forti pressioni mentali ed emotive. Il 50% circa degli occupati partecipanti al sondaggio dichiara, infatti, di sentirsi stressato almeno 2-3 giorni a settimana4, mentre per il 22% è addirittura routine quotidiana. Una percentuale analoga (20%) sperimenta quotidianamente sensazioni di difficoltà, mentre il 17% di chi non riesce a prosperare sul lavoro lamenta la totale assenza di supporto da parte dei propri manager.
Tra i punti dolenti spiccano i carichi di lavoro eccessivi (35%), scarso riconoscimento (35%) e un work life balance insoddisfacente (26%). La mancanza di flessibilità, in particolare della possibilità di poter lavorare da remoto, è ancora un problema per il 18%, mentre un numero eccessivo di riunioni sono segnalate dal 14% dei lavoratori partecipanti al sondaggio.
Più di 1 lavoratore su 3 (35%), infine, ritiene che il proprio datore di lavoro non faccia ancora abbastanza per favorire il benessere sul posto di lavoro5.
Gianluca Bonacchi, Senior Talent Strategy Advisor di Indeed, ha commentato “un ambiente di lavoro positivo e inclusivo, che metta le persone in condizione di sentirsi realizzate, è fondamentale per il successo di ogni azienda. Quando i lavoratori sperimentano un senso di benessere, riescono ad avere performance migliori e migliora anche il loro coinvolgimento e la fiducia nell’organizzazione. Questo, a sua volta, favorisce una maggiore partecipazione e senso di responsabilità. Questi dati ci offrono l’opportunità di riflettere sulle reali esigenze dei lavoratori e di promuovere un cambiamento significativo. Dobbiamo impegnarci a creare culture aziendali basate sul rispetto, sul riconoscimento del merito e sul supporto reciproco. Investendo in programmi di benessere che aiutino i dipendenti a gestire lo stress e a raggiungere un sano equilibrio tra vita privata e professionale, liberiamo il pieno potenziale di ogni individuo. Questo approccio rafforza la fiducia, porta a risultati migliori e getta le basi per un futuro del lavoro più equo e sostenibile”.
1 Dai risultati di un sondaggio condotto tra il 22 e il 25 novembre 2024. Il profilo demografico dei rispondenti è determinato dalla naturale distribuzione dei partecipanti. Tutti i dati si basano su questo sondaggio, salvo diversa indicazione.
2 Le risposte “Penso di essere pagato un po’ meno del dovuto” e “Penso di essere pagato significativamente meno del dovuto” sono state combinate.
3 Le risposte “Fortemente d’accordo” e “Abbastanza d’accordo” (all’affermazione “Sto prosperando al lavoro”) sono state combinate.
4 Le risposte “Tutti i giorni”, “4-6 giorni a settimana” e “2-3 giorni a settimana” sono state combinate.
5 Coloro che valutano il supporto al benessere offerto dal proprio datore di lavoro come “molto scarso” o “abbastanza scarso”.