Moreno Simonetta, BU Manager BI &Analytics di SB Italia: “Per stare al passo con un mondo in costante trasformazione, l’infrastruttura IT aziendale dovrà guidare il cambiamento. Ma la tecnologia da sola non basta: le imprese hanno l’esigenza di ripensare il proprio modello organizzativo, utilizzando i dati come nuova leva competitiva per creare profitto”.
Secondo IDC, entro il 2020 l’80% delle aziende a livello mondiale avrà avviato iniziative di data management, mentre oggi il 43% sta già implementando soluzioni per la data monetization, ovvero per la generazione di profitti grazie alla gestione dei dati raccolti. È questa, quindi, la reazione delle imprese davanti a un mercato sempre più competitivo e complesso.
Secondo i dati raccolti dall’istituto di ricerca, nel 2025 i dati generati saranno pari a saranno 163 ZB, un volume che porrà sotto pressione l’infrastruttura IT aziendale. Ma non sarà solo un problema di volume: l’obiettivo deve essere quello di riuscire gestire al meglio il ciclo di vita del dato, rendendolo disponibile nel posto giusto, nel momento giusto e con il formato giusto. Migliorando la qualità e la “consistenza” del dato, spiega IDC, non solo sarà possibile supportare i processi decisionali, ma anche diminuire i costi e minimizzare i rischi, aumentando al contempo la possibilità di generare ricavi. Di fondamentale importanza sarà anche garantire la disponibilità del dato a tutti gli utenti aziendali, che potranno utilizzarlo con diverse finalità.
“Per stare al passo con un mondo in costante trasformazione, l’infrastruttura IT aziendale deve guidare il cambiamento. Ma la tecnologia da sola non basta: le imprese hanno l’esigenza di ripensare il proprio modello organizzativo, utilizzando il dato come leva competitiva per creare profitto. Ecco dove sta la nuova sfida: creare capacità di data management in grado di scalare alla stessa velocità della crescita dei dati a disposizione”, dichiara Moreno Simonetta, BU Manager BI & Analytics di SB Italia, società specializzata in soluzioni IT per la gestione, l’integrazione e la digitalizzazione dei processi aziendali. “Oggi siamo in grado di offrire soluzioni di business intelligence che permettono di esplorare e interpretare rapidamente dati affidabili e di governare il dato in tutte le sue declinazioni. Grazie alle tecnologie di Machine Learning e l’AI applicata alla BI possiamo ‘leggere’ anche dati non quantitativi, sfruttando motori semantici in grado di aiutarci a costruire scenari sempre più completi”. Continua Simonetta: “Il dato così prodotto, ‘ricco’ di informazioni, non solo può essere utilizzato per guidare le strategie aziendali ma può essere monetizzato, aprendo nuovi stream di reddito. È evidente che in questo caso l’infrastruttura di BI deve essere potente e affidabile, ma l’investimento oggi può essere scalabile a piacere ed è ripagato velocemente”.