I dati sono diventati una delle risorse aziendali in assoluto più preziose, ed essere in grado di gestirli nella maniera più efficiente è diventato una vera priorità per ogni organizzazione. Si tratta di un tema che riguarda ogni settore, dalla pubblica amministrazione, alla sanità, fino al manifatturiero. Il cambiamento che abbiamo vissuto nel corso degli ultimi dodici mesi ha evidenziato una significativa rivoluzione anche nel settore dell’automotive.

I processi di vendita tradizionali delle autovetture, che prevedono una gestione di pratiche, ad esempio per l’immatricolazione, ma anche le iscrizioni a scuola guida, hanno subito un netto cambiamento, con concessionari e agenzie che si sono ritrovati ad affrontare nuovi approcci completamente digitali e aspettative degli utenti profondamente cambiate. Se prima della pandemia recarsi in concessionaria per visionare i vari modelli a disposizione, effettuare prove e trattative era più o meno la norma, nel corso del 2020 le abitudini si sono trasformate, per rispettare tutte le normative sanitarie imposte. Di conseguenza, chi era interessato ad acquistare un’auto nuova o a prendere la patente, ha affrontato nuove linee guida digitali che hanno consentito – e consentiranno – di procedere senza spostamenti e incontri fisici. Dagli appuntamenti online per conoscere il rivenditore e visionare le auto, alla compilazione di moduli per accettare e confermare le condizioni di vendita o all’iscrizione per ottenere la patente.

L’utilizzo costante della carta di pagamento fa parte di abitudini ormai consolidate, non sempre facili da superare, che richiedono ancora versioni cartacee di contratti e fatture come prova di un processo o di una spesa. Ma l’accelerazione digitale vissuta in modo improvviso ha portato anche i più restii a un deciso cambio di prospettive, seppur “obbligato”.

Il settore dell’automotive nel suo complesso ha quindi avviato un processo di implementazione di tecnologie avanzate di automazione e di digitalizzazione per rendere più efficienti i processi tradizionali. Pensiamo ad esempio alla gestione delle pratiche auto e all’utilizzo dei dati o alla collaborazione con gli attori della filiera automobilistica. La grande maggioranza dei documenti cartacei è stata “trasformata” in digitale per agevolare le comunicazioni e la condivisione, ed essere in grado di rispondere alle esigenze dei clienti, abituati ad esperienze online sempre più efficaci e fluide, basate su un modello consumer.

Secondo un report di McKinseyinfatti, nel 2025 circa il 45% degli acquirenti di automobili saranno i cosiddetti “millennial”, per questo è importante non farsi trovare impreparati. Con le giuste soluzioni di acquisizione delle immagini, è possibile digitalizzare interi processi operativi, come quello di sottoscrizione di un contratto, con una serie di vantaggi per clienti e concessionari, conservando in modo intelligente e sicuro copie dei documenti digitalizzati.

Digitalizzare i dati non solo consente di snellire le attività, proteggere le informazioni in archivio e incrementare la collaborazione, ma permette di avviare un processo intelligente per estrarre i dati ed elaborarli con software e tecnologie di riconoscimento ottico dei caratteri, analizzarli e utilizzarli in chiave di business. Questo consente alle organizzazioni di elevare il livello di intelligence organizzativa che aiuta a prendere decisioni migliori in un mercato altamente competitivo.

La raccolta, la digitalizzazione e l’analisi dei dati sono quindi fondamentali per avere informazioni facilmente accessibili e sicure e flussi di lavoro efficienti che semplificano le attività, rendendole più produttive, nel completo rispetto delle normative.

Massimiliano Grippaldi

Regional Sales Manager di PFU Italia