Qualcuno potrebbe domandarsi: ma qual è il problema ad avere una risorsa così? Persone con queste caratteristiche portano risultati eccellenti e superano regolarmente i loro obiettivi; non hanno bisogno di particolare attenzione e sono in grado di operare in piena autonomia.
Errore, anzi grave errore. Avere un collaboratore di grande talento nel proprio team è il sogno di tutti i manager, ma richiede doti di leadership non comuni. Per esempio, è una risorsa che deve sentirsi sempre occupata e produttiva, ma, allo stesso tempo, bisogna stare attenti che non si sfinisca (burned out). È “affamata” di feedback positivi, ma bisogna saperli dosare, per non spegnere la motivazione a crescere. C’è poi tutto il tema di come una simile risorsa si integri in una squadra e come gestisca le dinamiche di gruppo. Quindi, come si gestisce una simile risorsa?
Disegnate un percorso di sviluppo
Una delle cose più difficili da gestire con una risorsa estremamente competente e sicura di sé, è assicurarsi che il suo lavoro sia costantemente impegnativo e stimolante; tutto ciò si ottiene attraverso un piano di sviluppo. Prima di definire il piano di sviluppo, chiedete alla risorsa: “esattamente, dove vuoi arrivare e che percorso vuoi fare per arrivarci?” Capire il progetto che la persona ha in mente, permette di indirizzarla e vincolarla ad un percorso preciso, senza alimentare false illusioni o aspettative. Offrite alla “star” la possibilità di acquisire nuove competenze e affinare le vecchie. Incentivatela a collaborare anche con altre divisioni o dipartimenti, l’aiuterà ad allargare la sua prospettiva.
Offrite autonomia
Un altro modo per garantirvi che la vostra “star” rimanga entusiasta di venire al lavoro è darle più autonomia. Dimostratele fiducia delegandole autorità e responsabilità su alcuni progetti. Se una promozione formale non è possibile, o se ritenete che la vostra risorsa non sia ancora pronta per il “salto”, fatele fare un percorso di coaching per affinarle le capacità di leadership e affidatele un compito nel quale possa contribuire alla formazione e allo sviluppo di qualcuno del team.
Feedback positivi, ma con equilibrio
In generale, questo tipo di risorsa richiede più elogi e rassicurazioni rispetto agli altri collaboratori. Dosate con grande attenzione i complimenti, riconoscendo il valore del lavoro fatto, ma con grande equilibrio e misura. Aiutate la vostra risorsa a restare ancorata alla realtà, ricordatele che è inserita in un contesto che va oltre la singola persona. Aiutate la vostra “star” a riconoscere i contributi degli altri membri del team.
Incoraggiate la vostra “star” a coltivare relazioni con i colleghi
Molte risorse con doti eccezionali entrano in una sorta di dimensione parallela, nella quale si isolano dal resto del mondo. Hanno difficoltà a sviluppare relazioni con i colleghi e si concentrano esclusivamente sulla loro personale performance. Il compito (non semplice) di un leader è quello di incoraggiare la risorsa a fare rete e a impegnarsi a lavorare con gli altri e imparare il potere della collaborazione. È bene che queste risorse imparino che la loro performance deve contribuire al successo dell’intera organizzazione.
Un leader che si trovi a gestire una risorsa così speciale, potrebbe essere preoccupato per il proprio ruolo, conseguentemente, potrebbe osteggiare la risorsa, sino a perderla. Consiglio di non seguire questa logica, per due motivi. Il primo è che se la vostra azienda realizza che, per colpa vostra, sta regalando talenti alla concorrenza resterete senza lavoro. Il secondo è che per un leader è la grande opportunità di dimostrare la capacità di gestire delle “star”, e questa è una grande dote di leadership, che va ben oltre la semplice eccellenza in termini di performance. Ricordatevi sempre che un leader è misurato dai risultati che portano i suoi collaboratori, che è funzione diretta di come li sa gestire.