Far scoprire ai giovani i diversi aspetti dell’economia digitale attuale, illustrare lavori innovativi e modi di pensare e vivere nella nuova era digitale, senza rinunciare all’intrattenimento. È questo l’obiettivo di Gianluigi Ballarani, professore a contratto di Digital Marketing all’Università di Pavia che, in questo particolare periodo, ha deciso di dedicare un po’ del suo tempo ai giovani che, costretti a casa per il Coronavirus, hanno decisamente aumentato i loro accessi online per dedicarsi ai videogiochi.

“Non si tratta di lezioni universitarie – tiene a precisare Ballarani – ma di un format chiamato ‘edutainment’, un neologismo che deriva dalla fusione dei due termini inglesi ‘educational’ e ‘entertainment’, ovvero intrattenimento educativo”. Seguendo proprio la filosofia dell’edutainment, Ballarani va in onda su Twitch con il suo canale Creators Talks: un talk show educativo in diretta tutti i giorni, in cui si affrontano temi di business, marketing, digitale ma anche attualità e cultura con un punto di vista sulla nuova economia digitale. L’obiettivo per Ballarani è quello di rivolgersi ai giovani e la scelta di puntare su Twitch è stata quasi automatica perché Twitch è la piattaforma di streaming in diretta di videogiochi, dove 15 milioni di giovani al giorno si connettono per poter guardare ed interagire con il proprio influencer twitch preferito. “Twitch – spiega Ballarani – è ancora poco conosciuto al di fuori della nicchia dei videogame, ma è il 35° sito più visitato del mondo e poi è proprietà di Amazon. Twitch punta ad essere la televisione della nuova generazione. E piano piano sta allargando i suoi temi: non solo videogiochi ma canali dedicati a tutti i creatori di contenuti”.

Twitch nasce inizialmente come piattaforma per lo streaming in diretta di videogame. “Soprattutto i giovani e molto giovani – sottolinea il docente – si filmano mentre giocano ai videogame più diffusi del momento, creando uno show d’intrattenimento simile alla telecronaca sportiva unita alla competizione del gioco. Gli streamer di Twitch (i ragazzi che vanno in diretta) sono spesso molto seguiti e vengono sostenuti dalla loro community attraverso donazioni e abbonamenti premium. Per alcuni di loro lo streaming è una vera e propria professione remunerativa”.

Perché proprio Twitch per parlare di business? “Twitch – sottolinea ancora l’esperto di marketing – punta seriamente ad essere la televisione della nuova generazione. Attualmente ha un pubblico composto per l’81,5% da uomini. Di questi, il 55% sono ragazzi tra i 18-34 anni e il restante 45% giovanissimi dai 13 ai 17 (e da qualche over 35)”.  La scommessa del prof. Ballarani è che sia la scarsità di contenuti diversi dal gaming a ritardare lo sviluppo della piattaforma verso nuovi temi. “I giovani sono molto interessati ai temi legati al business – aggiunge – ma sono abituati a contenuti dinamici ed interattivi. Unendo la capacità di intrattenere in diretta con contenuti educativi, è possibile parlare ai ragazzi anche di economia e business, avvicinandoli all’argomento senza annoiarli”.

“Nonostante tra Facebook e Instagram ci segua un pubblico di oltre 300mila persone –  aggiunge Ballarani -, ho preferito ‘ricominciare’ su Twitch perché è la migliore piattaforma per le dirette e per creare una interazione in tempo reale con gli spettatori. L’obiettivo è far scoprire ai giovani diversi aspetti dell’economia digitale attuale, lavori innovativi e modi di pensare e vivere nella nuova era digitale, senza rinunciare all’intrattenimento”. Per concludere Ballarani consiglia di seguire lo sviluppo di Twitch e valutare la possibilità di utilizzarlo anche per brand e personal brand lontani dai videogiochi. “La storia – conclude – mostra come i brand che abbiano anticipato il boom di una piattaforma ne abbiano sempre tratto grandi benefici, avvantaggiandosi nella creazione di un vasto pubblico.

Redazione