Sebbene l’86% delle aziende in Italia stia trasformando digitalmente la propria attività in risposta alla crisi provocata dall’emergenza sanitaria, c’è la consapevolezza che il percorso è appena iniziato e i risultati si vedranno più avanti. È quanto emerge da una ricerca commissionata di recente da Salesforce nella quale si sottolinea anche che il 64% delle aziende dichiara di aver accelerato questo processo di digitalizzazione.
“Le aziende devono comprendere che la trasformazione digitale è una maratona e lo sforzo profuso verrà ripagato nel tempo. L’accelerazione dei progetti di digitalizzazione deve essere la garanzia di un successo di medio-lungo periodo, se si guarda solo al breve, al tattico, il rischio è di non arrivare in fondo alla maratona”, ha affermato Federico Della Casa, Country Leader di Salesforce per l’Italia.
La ricerca, condotta da giugno a luglio 2020, ha coinvolto 100 C-level e decision maker di grandi aziende in Italia. Tre sono le tendenze emerse dall’analisi delle risposte.
1. L’imperativo digitale
La pandemia ha cambiato il modo di fare business in Italia innescando una “nuova normalità”.
- La maggior parte delle aziende (86%) sta trasformando digitalmente la propria attività in risposta all’emergenza sanitaria Covid-19 e il 69% concorda sul fatto che la pandemia abbia semplificato il processo decisionale sugli investimenti digitali. In particolare, il 49% degli imprenditori italiani concorda che la pandemia abbia accelerato il processo di trasformazione di 4-5 mesi, il 27% di 2-3 mesi.
- La metà (50%) degli intervistati ritiene che una maggiore attenzione alle vendite e ai servizi online sia una caratteristica destinata a durare nel lungo termine anche nella fase post-Covid, insieme a un servizio clienti più flessibile (63%).
- È innegabile che il modo di fare business sia cambiato, tuttavia il 60% dei leader aziendali è ancora alla ricerca di quale possa essere il modo migliore per sfruttare appieno questa rivoluzione digitale, e molti credono ancora che si tratti di una fase transitoria.
- Tra le maggiori preoccupazioni legate a questa ondata di digitalizzazione, i leader aziendali italiani mettono al primo posto l’adeguata formazione dei propri dipendenti, non ancora così skillati digitalmente (50%), un servizio clienti coerente (39%) e la sicurezza (60%).
2. Il futuro del lavoro
L’emergenza Covid-19 avrà un impatto duraturo sul futuro del lavoro, costringendo i leader aziendali in Italia a rivalutare il modo in cui approcciano il lavoro e le pratiche commerciali. La pandemia ha agito da catalizzatore e l’84% degli imprenditori concorda che la natura del lavoro nella propria attività sia cambiata in meglio a seguito dell’emergenza sanitaria.
- Sul fronte degli investimenti, il 61% sceglie oggi di puntare sull’aumento degli strumenti digitali a disposizione della propria aziende e il 46% vede l’aumentata esposizione della propria presenza online come un’opportunità chiave presentata dalla pandemia.
- La pandemia ha inoltre focalizzato l’attenzione delle imprese italiane sull’impatto sociale delle proprie attività: il 69% concorda sul fatto che la propria azienda lavora sempre più su questioni che hanno un impatto sulla società nel suo insieme, mentre quasi i due terzi degli intervistati (62%) pensa che la propria azienda sia sempre più consapevole del proprio ruolo nella società al di là del profitto.
- Sebbene gli effetti della spinta al digitale causati dalla pandemia siano stati in larga misura positivi, le aziende in Italia hanno comunque subito dei contraccolpi nel periodo del lockdown: il 49% ha riscontrato difficoltà nel mantenere la cultura aziendale durante la pandemia e un numero simile (47%) ha vissuto preoccupazioni per lo stress dei propri dipendenti.
- Le aziende italiane devono ancora affrontare una serie di sfide e sono oggi alla ricerca di supporto esterno che le aiuti a salvaguardare il benessere dei propri dipendenti e migliorare l’esperienza del cliente. Le aree chiave in cui i leader aziendali apprezzerebbero un supporto esterno includono: la guida e la gestione dei team da remoto (59%), il mantenimento del benessere dei dipendenti (59%) e l’acquisizione di new business (46%). Oltre un terzo (34%) ritiene inoltre di avere bisogno di un supporto anche per il mantenimento del servizio clienti.
- In generale, i cambiamenti nel lavoro e nelle pratiche commerciali sono destinati a rimanere in quanto i leader aziendali in Italia cambiano le loro strategie per far fronte alla “nuova normalità”. Il 52% concorda sul fatto che il lavoro a distanza sarà un elemento permanente del progresso aziendale insieme al lavoro flessibile (49%) e alla riduzione degli spazi in ufficio (50%). Non si tratta solo di produttività interna, il 64% concorda sul fatto che la collaborazione con altre aziende è diventata più importante a causa della pandemia.
3. Cambiare le competenze in tempi rapidissimi
I leader aziendali italiani sono consapevoli dell’impatto che la pandemia di Covid-19 ha avuto sulle esigenze dei loro dipendenti e hanno messo in atto misure per garantire che siano completamente attrezzati per un futuro digital-first. Nonostante un divario di competenze più ampio che mai, il 92% dei leader aziendali in Italia è fiducioso che i propri dipendenti abbiano le giuste competenze per aiutare la propria impresa a competere nell’era digitale.
- Le competenze sulle quali le aziende italiane stanno puntando sulla scia della pandemia sono: le competenze IT (54%), la familiarità con gli strumenti digitali sul posto di lavoro (43%), l’intelligenza emotiva (42%), il coding (52%) e la collaborazione (33%).
- Per contribuire a colmare le lacune nelle competenze interne, i leader aziendali italiani pianificano sia l’assunzione di nuovi talenti nel business, sia la riqualificazione del personale. Nel dettaglio, il 63% prevede di formare i dipendenti e il 64% punta ad assumere nuove risorse, mentre il 71% sceglie di investire in piattaforme di e-learning o corsi di formazione esterna per i propri dipendenti.
Il ruolo di Salesforce e del suo ecosistema
I dati emersi dalla ricerca mostrano come i recenti cambiamenti causati dalla pandemia hanno lasciato molte organizzazioni in difficoltà per orientare le proprie strategie di business nell’ottica di adattarsi a una “nuova normalità”. Emerge quindi che il viaggio della trasformazione digitale debba essere pensato a lungo termine. Le aziende che vogliono continuare a competere nel mercato hanno la necessità di pensare oltre il Covid-19 – a come reinventare continuamente la propria attività. Ciò include la valutazione di come aumentare il giro d’affari, soddisfare le aspettative dei clienti e rimanere competitivi con una forza lavoro produttiva e impegnata.
In questo panorama, le aziende leader del digitale come Salesforce giocano un ruolo cruciale. Lo rivelano anche i dati di una recente ricerca della società di analisi di mercato globale IDC, secondo cui Salesforce e il suo ecosistema di partner e clienti arriverà a creare in Italia 10,1 miliardi di dollari di nuovi ricavi e 21.360 nuovi posti di lavoro diretti e 43.000 posti di lavoro indiretti (grazie alle opportunità che nasceranno tra fornitori e reti distributive) entro il 2024.
IDC stima inoltre che per ogni dollaro prodotto da Salesforce in Italia nel 2019, ne sono stati guadagnati 4,36 dall’ecosistema che vi ruota attorno e si prevede che entro il 2024 tale cifra sarà di 6,43 dollari. Secondo IDC, gli abbonamenti annuali al cloud computing in Italia cresceranno del 22% all’anno, passando da 1,50 miliardi di dollari nel 2018 a 5,17 miliardi nel 2024. La spesa legata al software non cloud diminuirà invece del 12% all’anno nello stesso periodo.
“Con questa emergenza sanitaria, ci siamo resi conto che il digitale sta diventando sempre più importante. Infatti, secondo le previsioni globali di IDC sul mercato odierno della tecnologia correlata alla trasformazione digitale, entro il 2024 quasi il 50% della spesa per il software cloud sarà legata alla trasformazione digitale”, afferma Federico Della Casa, Country Leader per l’Italia di Salesforce. “L’impatto economico della rapida crescita di Salesforce in Italia evidenzia che le organizzazioni e i partner stanno offrendo modelli di business digitali innovativi per promuovere nuovi livelli di innovazione e competitività aziendale ai propri dipendenti e clienti”.