Secondo l’ultimo Global Insights Report di Experian, più di un’azienda su quattro (28%) dell’area EMEA investirà in software decisionale digitale per offrire ai propri clienti un percorso di onboarding più veloce e affidabile.

La pandemia ha accelerato la trasformazione digitale e, data l’impossibilità di effettuare incontri fisici, gli utenti si sono orientati sempre più verso transazioni online. Oggi le aziende stanno reagendo a questa tendenza investendo in software decisionale digitale per ridurre il tempo necessario per dire sì (‘time to yes’) ai nuovi clienti.

Tra gli intervistati, il 17% ha dichiarato di aver già adottato nuovi metodi e realizzato solidi modelli di AI per ottimizzare le decisioni, mentre il 46% ha riferito di aver messo a punto una strategia per perfezionare il proprio customer journey dall’inizio della pandemia. Ma – sempre secondo la ricerca Experian nonostante l’interesse a migliorare l’esperienza di onboarding, solo l’11% delle aziende EMEA afferma di dare priorità all’utilizzo di nuovi metodi di analisi e di intelligenza artificiale per farlo.

Spicca al contrario il, dato delle aziende brasiliane e britanniche, con rispettivamente il 24% e il 18% che si sta attivando in questo senso, a conferma che le organizzazioni di questi paesi stanno pianificando di implementare modelli di customer onboarding guidati dai dati per favorire la ripresa dalla pandemia.

“Il passaggio alle transazioni online è stata una delle tendenze più importanti provocate dalla pandemia Covid-19. È chiaro che le aziende stanno riconoscendo l’importanza di un processo di digital onboarding veloce, investendo in strumenti per migliorarlo“, ha dichiarato Armando Capone, Chief Commercial Officer Italy di Experian. “La sfida per le aziende EMEA è quella di fornire un percorso digitale rapido e immediato per i clienti senza compromettere la conformità o la qualità delle decisioni. Le aziende che investono nella giusta tecnologia di AI e machine learning per ridurre le possibili difficoltà usciranno dall’emergenza pandemia nel miglior modo possibile”.

Lo studio ha inoltre rivelato che il 20% delle imprese ritiene che la tecnologia aiuterà a creare un’esperienza digitale senza attrito nel breve termine per il cliente, mentre il 15% crede che questo trend avverrà in futuro, a mano a mano che i consumatori diventano sempre più digitali.

Inoltre, quasi nove aziende su dieci (89%) intendono integrare un certo livello di gestione decisionale automatizzata per gestire il rischio del cliente, e lo stesso numero di persone pianifica di implementare applicazioni decisionali on-demand basate su cloud, con una percentuale molto più elevata rispetto a qualsiasi altra regione compresa nello studio.

Tra gli altri risultati del report:

  • La trasformazione digitale è una priorità: il 17% delle aziende EMEA dà la priorità a iniziative pensate per migrare le operazioni quotidiane dall’analogico al digitale, rispetto al 7% che si registra nel Regno Unito
  • Il 67% e il 63% delle aziende EMEA utilizza rispettivamente AI o machine learning per gestire il proprio business
  • L’80% afferma di avere una strategia di identità digitale online in atto
  • Il 24% delle aziende EMEA si concentra sull’integrazione di misure di sicurezza nei dispositivi dei clienti
  • Il 50% prevede di aumentare il budget per la gestione delle frodi nei prossimi sei mesi

Per sviluppare lo studio, Experian ha intervistato 900 aziende in 10 paesi, tra cui Australia, Brasile, Francia, Germania, India, Giappone, Singapore, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti sulle prospettive economiche e il benessere finanziario delle aziende, il comportamento online e altro ancora.

Redazione