Specialmente a seguito dello scandalo di Cambridge Analytica è facile sentire “voci” che vedono il social media più utilizzato al mondo in crisi. Facebook sta perdendo utenti? È vero che sono sempre meno le persone che utilizzano la piattaforma? Dobbiamo iniziare a migrare la nostra attenzione verso nuovi, più promettenti social network?

Al di là delle voci, c’è una sola cosa che conta, specialmente quando si parla di business: i dati.

I numeri di Facebook nel mondo nel 2018

Dire che lo scandalo che ha visto la piattaforma responsabile di mettere a disposizione troppi dati degli utenti con grande facilità non ha avuto conseguenze significherebbe mentire, ma è importante capire come ha impattato realmente sugli utenti nel tempo e non solo a caldo.

In realtà “a caldo” Facebook non ha rilevato problemi importanti in termini di utenti/tempo speso sulla piattaforma, ma anzi ha visto aumentare l’utilizzo del social media da parte degli utenti e il traffico mobile di un buon 7%.

Il problema reale che si è palesato quest’anno – più che un problema direi che rientra in una buona strategia di diversificazione -, ma che già andava avanti da un po’, è lo spostamento dei giovani da Facebook a favore di piattaforme meno controllate dai genitori e più congeniali alle loro dinamiche comunicative, come Snapchat e Instagram, quest’ultimo social network sempre di proprietà di Facebook inc.

Non solo, sono diminuiti leggermente gli utenti mensili in Europa – da 282 milioni a 279 – nel secondo trimestre dell’anno e anche l’interazione nella piattaforma è calata, come annunciato dallo stesso Zuckerberg a inizio anno.

Nonostante tutto, Facebook resta la community online più grande del mondo, con 2.2 miliardi di utenti attivi ogni giorno, nemmeno lontanamente paragonabile a qualsiasi altro social network (che non sia proprietà di Facebook inc., come, ad esempio, WhatsApp) e anche se con una crescita molto più lenta rispetto agli anni precedenti, guadagna altri 22 milioni di utenti nel secondo quadrimestre del 2018.

E in Italia?

Nel nostro paese a oggi siamo a circa 31 milioni di utenti attivi al mese, di cui 25 milioni attivi giornalmente. Anche qui il rallentamento inizia a farsi sentire e anche i giovani sembrano spostarsi a favore di social network come Instagram, tanto che il 58% degli utenti sembra avere più di 35 anni.

Crescono quindi le fasce di età più alte e “abbandonano” i giovani di età compresa tra i 13 e i 18 anni.

Cosa aspettarci?

Come aziende dobbiamo fare i conti con 3 importanti dati di fatto:

  • dopo anni di crescita continua, anche a causa dei recenti scandali, Facebook inizia a rallentare la corsa; è difficile prevedere come si evolverà la questione, anche se la piattaforma sembra mettercela tutta con norme sempre più restrittive per gli inserzionisti e sempre più strumenti di controllo della privacy per gli utenti;
  • l’impero di Zuckerberg, che al suo centro vede Facebook, resta sempre solido: con i 2.5 miliardi di utenti attivi al mese tra Facebook, Instagram e WhatsApp, Facebook inc. è e continua a restare il leader incontrastato nel mondo dei social;
  • Facebook è e rimane il social network più diffuso e utilizzato in Italia, sul podio segue YouTube con 24 mln di utenti, Instagram con 19 mln di utenti attivi, gli 11 mln di LinkedIn e infine Twitter, 8 mln.

Facebook inoltre si conferma il social network con il più completo e sofisticato servizio di social media advertising, che permette di raggiungere con estrema precisione e un’ampia scelta di obiettivi e formati “la persona giusta nel momento giusto”; è difficile fare stime su come e quanto crescerà nei prossimi anni, se riuscirà a mantenere gli utenti e come gestirà possibili critiche e attacchi, ma i dati ci dicono che è ancora la piattaforma social più usata al mondo. E in Italia.


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Veronica Gentili