La personalità dei leader ha un’influenza significativa sul modo in cui percepiscono, pensano, credono e comunicano con le altre persone, conseguentemente, condiziona il loro comportamento, controlla i loro atteggiamenti e influenza il modo in cui valutano le altre persone. Insomma, la personalità è fondamentale.
Ma, esattamente, cos’è la personalità? Intendo dire, abbiamo un’idea chiara di cosa sia la personalità di qualcuno (compresi noi stessi)? Ci sono molte teorie sulla personalità, ma il primo passo è quello di capire esattamente cosa si intende con il termine personalità. La parola personalità deriva dalla parola latina persona, che si riferiva alla maschera teatrale indossata dagli artisti per interpretare ruoli diversi e mascherare (quindi nascondere) la loro identità. Due sono i termini cruciali: ruolo e identità. Interpretare un ruolo significa calarsi in una parte che “normalmente” non è la nostra e che utilizziamo per soddisfare le aspettative legate ad una specifica rappresentazione.
Quindi, il ruolo è l’insieme di quei comportamenti che non definiscono qualcuno, ma la sua interpretazione specifica, dando per scontato che, se chiamato a ricoprire un altro ruolo, adotterà nuovi schemi comportamentali, coerenti con il nuovo personaggio. Questo propone un tema fondamentale: dietro ad ogni ruolo esiste un continuum? C’è una “base” fissa, stabile ed univoca? E se c’è, è sempre perfettamente cosciente di se stessa, pur interpretando diversi ruoli? Qual è la certezza che un soggetto ha di non essere egli stesso vittima di una finzione? A questo punto entra in gioco la seconda parola chiave: identità. La maschera (persona) serve a nascondere ciò che realmente qualcuno è, cioè la sua identità. Ma, come si arriva alla profondità dell’identità?
La parola deriva dal latino identĭtas, che, a sua volta, deriva da idem che vuol dire “stesso”, “medesimo”. Quindi, la maschera nasconde ciò che resta sempre uguale a se stesso, che non si modifica e che garantisce di essere sempre riconoscibile, una volta che ci si sia tolti la maschera. Bene, ma noi all’inizio abbiamo parlato di personalità, ossia di quel complesso di fattori che “mascherano” la nostra identità, facendoci ricoprire più ruoli. E volendo risalire al tema principale: un leader in che misura è “mascherato”, ovvero nasconde la propria identità? In che misura ruolo e maschera si compenetrano nella personalità del leader, restituendo un soggetto inscindibile, dove recitazione e identità si fondono? La mia risposta è questa: la leadership non è una componente della personalità, né la esprime. Piuttosto è un prodotto della personalità, che, in quanto tale, ci dà indizi sulla personalità, ma non è il suo riflesso completo. È semplicemente il ruolo che un soggetto interpreta e per il quale indossa una maschera.
Quindi, per cambiare i comportamenti inadeguati di un leader, bisogna aiutarlo a riscrivere il copione, ad uscire da una visione stereotipata del suo ruolo e a rivedere la sua interpretazione. Certo, questa dinamica (che è bene che sia sempre affidata a coach di provata esperienza e professionalità) richiede un coinvolgimento complessivo del soggetto, che deve cercare interiormente le risorse per scegliere di modificarsi. Deve cioè, lavorare sulla sua parte stabile, quella che non è il prodotto di una recita, ma che è il soggetto della recita. Il tema è stabilire quale sia la parte stabile, quella sulla quale si può fare affidamento e che non sia l’espressione di uno dei tanti personaggi del repertorio.
Durante le sessioni di coaching il leader-coachee deve indagare e esplorare la propria interiorità alla ricerca del suo nucleo, più o meno, stabile, quello che riconosce come la parte intima e “identitaria”. A quel punto, si potrà partire con la riscrittura consapevole di un copione, che stenderà autonomamente il leader e al quale lo stesso leader si atterrà. Solo così sarà in grado di ridefinire il proprio ruolo recitativo, riprogettando la propria “persona” (maschera), per essere coscientemente coerente con il modello di leadership che avrà scelto a livello identitario.