Datrix, gruppo tech che sviluppa soluzioni di Augmented Analytics e Modelli di Machine Learning per la crescita data-driven delle aziende italiane ed internazionali, ha pubblicato la ricerca dal titolo “La maturità digitale delle aziende in Italia”, con l’obiettivo di rilevare e analizzare la capacità delle aziende di sfruttare al meglio gli strumenti digitali.

L’indagine, realizzata grazie alla collaborazione di ByTek – martech company del gruppo Datrix – dell’Università della Tuscia e dell’Istituto Tecnico Economico “Paolo Savi” di Viterbo, è stata condotta su oltre 6.000 siti web di aziende italiane con fatturato 2019 superiore a 5 milioni di euro. Per ogni azienda sono stati valutati tre aspetti considerati fondamentali: i) l’usabilità del sito web dell’azienda, ii) l’ottimizzazione per i motori di ricerca (ottimizzazione SEO) e iii) i tracciamenti del sito, sintomo della capacità dell’azienda di archiviare ed analizzare i dati di navigazione. Le tre variabili hanno consentito di definire un indice in grado di valutare il livello di maturità delle aziende, sia a livello di settore industriale (livello 1 e 2 del codice ATECO), che a livello di provincia.

I PRINCIPALI RISULTATI

SETTORI DI BUSINESS e PROVINCE PIÙ MATURE DAL PUNTO DI VISTA DIGITALE

Dalla ricerca emerge come il settore che risulta più maturo digitalmente è quello della finanza e delle assicurazioni, seguito dalle attività artistiche e dall’istruzione (Fig.1). I settori che, invece, mostrano le performance peggiori sono quello delle costruzioni e l’immobiliare. Per quanto riguarda la ripartizione geografica, le tre province che raggiungono i migliori risultati in termini di digital score sono Trento, Bolzano e Milano (Fig.2).

Fig.1 Indice di maturità digitale                 Fig.2 Indice complessivo di maturità digitale per provincia

In linea generale, osservando singolarmente i tre indicatori di riferimento della ricerca, si nota come le aziende analizzate sembrano più mature su aspetti che riguardano l’esperienza utente sul sito, quindi attente all’usabilità, ma meno consapevoli (eccetto alcuni settori come quello delle assicurazioni) di come sfruttare al meglio tutte le opportunità di una presenza digitale ottimizzando i propri siti aziendali per i motori di ricerca. Inoltre, le aziende analizzate non sembrano utilizzare (anche in questo caso fa eccezione il settore delle assicurazioni) la grande mole di informazioni derivante dai dati digitali: l’utilizzo e l’analisi e la corretta lettura di questo tipo di dati, invece, potrebbe essere di grande aiuto anche nelle loro scelte strategiche.

MATURITÀ DIGITALE E GEOLOCALIZZAZIONE

Infine, dalla ricerca si può notare come la maturità digitale non dipende solo dal settore, ma anche dalla geolocalizzazione, anche se non sempre la correlazione e direttamente proporzionale. Alcune provincie come Milano, infatti, hanno ottenuto un ottimo score grazie all’alta concentrazione di aziende appartenenti a comparti ben digitalizzati, come la finanza e le assicurazioni, ma nei casi, come quelli di Trento e Bolzano, ad esempio, le performance in termini di digital score non sono legate ad un’alta concentrazione nel territorio di aziende appartenenti a settori particolarmente virtuosi. La ricerca, infatti, mette in evidenza come le aziende con sede in Trentino Alto-Adige hanno buone performance in termini di maturità digitale a prescindere dal settore in cui operano (Fig.3 di seguito).

Fig.3 Heatmap dell’indice di maturità digitale per settore e regione

Foto di Anthony Shkraba da Pexels

Redazione