L’Istat ha diffuso i principali risultati del modulo ad hoc sulle competenze professionali inserito nella Rilevazione sulle forze di lavoro condotta nel corso del 2022. Il modulo è stato compilato dalle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni, occupate o non occupate da meno di due anni, alle quali è stato chiesto di indicare il tempo dedicato a una serie di attività facendo riferimento alla situazione abituale nel lavoro principale.
Si tratta, in particolare, di informazioni sulla quantità di tempo dedicato all’utilizzo di strumentazione digitale, alla lettura di documentazione tecnica o all’effettuazione di calcoli complessi, ad attività fisiche impegnative o che richiedono destrezza e precisione, alle relazioni comunicative e formative e ad alcuni aspetti che caratterizzano la modalità di conduzione del lavoro, quali il grado di autonomia, la ripetitività dei compiti e il rigore nelle procedure lavorative.
La misura del tempo dedicato allo svolgimento di una determinata attività è stata utilizzata come proxy di una specifica skill. La capacità di svolgere alcune attività è stata quindi osservata nella prospettiva dell’output, ovvero ciò che realmente viene praticato nell’esercizio del proprio lavoro.
Le competenze considerate nel modulo sono state organizzate per aree o ambiti tematici; ad esempio, le competenze di lettura e calcolo rientrano nell’area più generale delle abilità cognitive, intese come processi attraverso cui un individuo registra, mantiene, recupera e usa informazioni. Similmente, la forza fisica e la destrezza rientrano nell’area delle abilità fisico-motorie (Prospetto 1).
L’illustrazione si concentra principalmente sui risultati riferiti agli occupati e fa riferimento alle aree di abilità, iniziando dalle competenze tecnologiche, cognitive e fisico-motorie e proseguendo poi con le competenze relazionali e, infine, con le modalità di svolgimento del lavoro nelle tre dimensioni dell’autonomia, della ripetitività e del rispetto di procedure fortemente standardizzate. L’analisi prende in esame sia le caratteristiche socio-demografiche del lavoratore (età, sesso, titolo di studio, cittadinanza) sia la professione svolta, utilizzando la classificazione delle professioni (CP2011) a livello di grande gruppo e scendendo a livello di gruppo nei casi di particolare interesse.
Il paragrafo finale è dedicato agli ex-occupati, che hanno smesso di lavorare da meno di due anni, e mette in luce le differenze con gli occupati.