La raccolta di dati sempre più estesa che stiamo vivendo ha aperto potenzialmente molte opportunità per le aziende. Ma la produzione e l’immagazzinamento di informazioni ha finora superato le idee per il loro utilizzo e quelle realmente utilizzabili scarseggiano. Allo stesso tempo, i dati non sono più ad appannaggio soltanto dei dipartimenti IT, marketing o vendite. I dati corretti possono ora essere utili a tutti i team di un’organizzazione. Pertanto, l’obiettivo di molti manager è quello di realizzare una trasformazione aziendale guidata dai dati, anche se raggiungerlo non è poi così facile.
Qualsiasi progetto di trasformazione guidato dai dati, indipendentemente dalla sua portata, non esiste in uno spazio vuoto. Anche se a prima vista sembra riguardare solo una parte dell’azienda, il suo impatto si propagherà e richiederà l’attenzione di ogni membro del management. Ad esempio, nel 2020 Tesco ha implementato un progetto basato sui dati per ottimizzare il suo schema di distribuzione, con il risultato finale di consegne più veloci per i clienti e slot prioritari per i più vulnerabili.
Le organizzazioni che cercano di riprodurre questo esempio non possono vederlo come qualcosa che necessiterebbe solo, ad esempio, del coinvolgimento del CIO. Avrà bisogno di dati provenienti da, o influenzare, ogni parte del business – dalle operation alla finanza, alle risorse umane, marketing, CSR e, naturalmente, all’IT. Se tutte le parti non agiscono all’unisono si corre il rischio di perdere una tessera fondamentale del puzzle.
I dati hanno un ruolo a ogni livello, per tutti i team di un’organizzazione. Ad esempio, marketing e vendite possono ottenere una migliore comprensione dei clienti e individuare nuove opportunità; le risorse umane possono approfondire prestazioni e soddisfazione dei dipendenti, affrontandole prima che diventino problemi; la finanza può monitorare meglio le spese e identificare gli sprechi, e i team operativi possono assicurarsi di non lasciare nulla al caso – ad esempio, Revolut utilizza dati in tempo reale per monitorare le frodi con le carte.
Tuttavia, il loro vero valore consiste nell’aiutare le organizzazioni a creare opportunità e risultati di business completamente nuovi. Ad esempio, Tommy Hilfiger potrebbe usare il suo patrimonio di dati sui suoi prodotti e clienti per eliminare la necessità di volumi di campioni fisici e creare invece showroom virtuali, dove gli acquirenti al dettaglio possono esaminare e scegliere i prodotti da vendere senza dover trasportare i campioni – o i buyer – in giro per il mondo.
Ci sono dei passaggi fondamentali per rendere i dati una risorsa aziendale fondamentale. In primo luogo, i responsabili hanno bisogno di un modo per identificarli e raccoglierli. Scegliere i dati giusti rappresenta una sfida di per sé, così come assicurarsi che non siano isolati in un singolo dipartimento aziendale quando altri potrebbero trarne beneficio.
In secondo luogo, i team hanno bisogno di un modo per analizzarli, trasformando le informazioni grezze in insight che possano aiutare l’azienda. Per molti questo sarà sufficiente – usare i loro database e gli strumenti di business intelligence per scoprire nuove opportunità o efficienze sarà tutto ciò di cui l’azienda ha bisogno. Tuttavia, la maggior parte avrà bisogno del terzo passaggio per utilizzare quei dati come forza trainante per nuove applicazioni o servizi che aprano nuovi flussi di entrate o modi di lavorare.
Infine, i dati devono essere accessibili. Più possono essere identificati, analizzati e utilizzati dagli stessi specialisti di business (invece che nascosti dietro l’attività di data scientist specializzati), più potranno essere messi all’opera a supporto del business, rendendo fondamentali le applicazioni che offrono questo accesso a tutta l’organizzazione. Comcast, ad esempio, offre agli agenti dell’assistenza clienti un quadro completo degli account e dello stato dei clienti, abilitando così un servizio migliore e più veloce durante le chiamate di supporto.
In questo modo ogni staff avrà dati specifici da identificare, insieme alla propria definizione di successo. Tuttavia, ci sono ancora delle costanti in azienda e i team devono verificare i loro processi: quali decisioni e azioni intraprendono? Su quali informazioni si basano queste decisioni? Quali nuove informazioni creano queste azioni? Il team sta prendendo in considerazione tutto ciò di cui ha bisogno? Con queste informazioni, può identificare sia i dati di cui necessita, sia raccogliere informazioni che potrebbero aiutare altre divisioni.
Affinché questo funzioni, è fondamentale capire esattamente come funziona il business nel suo complesso. L’organizzazione deve anche essere sicura di poter archiviare, accedere e utilizzare tutti i dati che raccoglie e crea. Ad esempio, l’organizzazione belga per la salute pubblica AEDES ha aiutato gli ospedali dell’Africa centrale a spostare i dati dei pazienti e dei medici dai registri cartacei ai tablet Android – creando in un colpo solo informazioni più accessibili e utilizzabili.
Le aziende hanno bisogno degli strumenti giusti per trattare i dati come un prodotto e beneficiare pienamente del loro valore – che si tratti di un data mesh, un database o qualsiasi altra tecnologia.
Per prima cosa devono archiviare i dati nel giusto database. Questo dipenderà da circostanze specifiche, ma dovrebbero considerare come e dove i dati potranno essere usati. Le infrastrutture di dati del futuro saranno in grado di spostare le informazioni ovunque le persone abbiano bisogno di interagire con essi – che sia un browser, un telefono cellulare o l’edge. Inoltre, i dati saranno sempre analizzati e interrogati esattamente nello stesso modo, senza variazioni? O l’azienda ha invece bisogno dell’agilità per studiare e usare qualsiasi loro combinazione, in qualsiasi modo?
Avere la giusta dashboard è altrettanto importante – dopo tutto, i dati perdono molto valore se non li si possono analizzare. Di nuovo, le aziende hanno bisogno di strumenti comprensibili per i loro utenti, che possano anche riunire tutti i loro dati in modo chiaro e coerente.
Infine, devono assicurarsi di poter usare le informazioni per creare nuove applicazioni e servizi e, in definitiva, fornire un valore reale. Di nuovo, gli strumenti giusti sono importanti – ad esempio, sviluppare queste nuove applicazioni è semplice, o almeno utilizza competenze che il team IT già possiede? E l’applicazione finale sarà in grado di scalare fino a migliaia o addirittura milioni di utenti senza influire sulle prestazioni o raggiungere costi astronomici?
Un’azienda data driven deriva da una trasformazione considerata e avviata dall’alto, con il supporto attivo di ogni dirigente. Alcune organizzazioni sono arrivate a centralizzare molte di queste decisioni sotto un’autorità principale, un Chief Data Officer (CDO). con una strategia coerente e ben organizzata, l’azienda potrà ottenere il più elevato ROI dai suoi dati – che si tratti di usare visori di realtà virtuale per diagnosticare commozioni cerebrali, accelerare la manutenzione di aerei o parchi eolici; modernizzare i sistemi di prenotazione di compagnie aeree e hotel; ripensare le esperienze sulle navi da crociera; introdurre nuovi prodotti personalizzati nelle banche e nelle assicurazioni o nuovi servizi di intrattenimento in streaming e giochi multi-player, per citare alcuni esempi.